Il mondo seriale e dello streaming alla 81^ Mostra del Cinema di Venezia
Il rapporto tra il mondo seriale e delle piattaforme streaming con i grandi festival cinematografici internazionali è sempre stato piuttosto complesso. L’avvento del digitale, infatti, ha rivoluzionato profondamente il cinema, fino ad arrivare a mettere in discussione il ruolo stesso della sala. Ma mentre kermesse come Cannes si rifiutano di entrare in contatto e interfacciarsi in modo proficuo con questa nuova realtà, manifestazioni come Venezia ne hanno visto invece un’opportunità di innovazione.
Con la direzione artistica di Alberto Barbera - che dura ormai dal 2012 ed è stata rinnovata per altri due anni - la Mostra del Cinema di Venezia si è dimostrata aperta fin da subito ad accogliere sia film prodotti da piattaforme streaming sia serie televisive: tutte opere audiovisive che hanno sempre garantito un’alta qualità artistica e produttiva.
È pur vero che in questa Venezia 81 i colossi dello streaming a livello di produzione sono stati decisamente meno presenti, sia per quanto riguarda le serie sia i film: basti pensare che solo lo scorso anno c’erano state ben cinque produzioni Netflix, tra cui El Conde di Pablo Larraín e Maestro di Bradley Cooper, entrambi film in concorso. Tuttavia quest’anno sono state selezionate fuori concorso ben quattro serie televisive d’autore: Disclaimer di Alfonso Cuarón, M - Il figlio del secolo di Joe Wright, Los años nuevos di Rodrigo Sorogoyen, Sara Cano e Paula Fabra, e Familier som vores di Thomas Vinterberg.
Inoltre, il mondo dello streaming è intervenuto molto anche in questa edizione del Festival, con la presenza costante e sempre più capillare di I Wonder Pictures, casa di distribuzione bolognese fondata da Andrea Romeo nel 2013 che nel 2021 ha lanciato anche la piattaforma di visione IWONDERFULL, e di MYmovies.it, sito che offre da anni un servizio di streaming per tutte le manifestazioni cinematografiche italiane più importanti.
Le serie tv presentate all’81^ Mostra del Cinema di Venezia
Per le quattro serie tv presentate quest’anno - che sono comunque tutte co-prodotte anche da altri enti - troviamo la produzione di Apple TV+ per Disclaimer di Alfonso Cuarón, Sky per M - Il figlio del secolo di Joe Wright, Movistar Plus+ (piattaforma spagnola) per Los años nuevos di Rodrigo Sorogoyen, Sara Cano e Paula Fabra, e TV 2 Denmark (tv pubblica danese) per Familier som vores di Thomas Vinterberg.
Tutte queste opere si sono connotate per un’alta qualità artistica e tecnica e hanno trovato un ampio consenso nel pubblico e nella critica.
Disclaimer del regista messicano Alfonso Cuarón - già premiato con il Leone d’Oro nel 2018 per il suo film targato Netflix Roma - è un thriller psicologico in sette puntate con protagonista Cate Blanchett, documentarista londinese di successo alle prese con uno scabroso segreto che riemerge dal suo passato. I primi due episodi saranno rilasciati su Apple TV+ l'11 ottobre 2024, mentre gli altri cinque verranno diffusi a cadenza settimanale fino al 15 novembre.
Per la messa in onda su Sky e sulla sua piattaforma di streaming NOW di M - Il figlio del secolo, invece, bisognerà aspettare il 2025. La serie, diretta dal regista inglese Joe Wright - conosciuto soprattutto per i film Orgoglio e pregiudizio (2005), Espiazione (2007) e Anna Karenina (2012), tutti di derivazione letteraria - e tratta dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati, mostra con un’accuratezza tagliente e grottesca gli avvenimenti della vita di Benito Mussolini dalla fondazione dei Fasci italiani di combattimento nel 1919 fino al discorso in Parlamento il 3 gennaio 1925. Nel ruolo di Mussolini c’è un Luca Marinelli in piena forma, che riesce a restituire un'interpretazione disturbante, aggressiva e (volutamente) macchiettistica di uno dei più famigerati dittatori della storia.
Los años nuevos racconta invece una storia d’amore, che ripercorre i dieci struggenti anni di relazione tra Ana e Óscar, prendendo come punti di riferimento altrettante vigilie di Capodanno. Tra i suoi autori troviamo l’ormai celebre Rodrigo Sorogoyen, regista del thriller di grande successo As bestas (2022) e alla sua terza avventura seriale dopo Antidisturbios (2020), su un gruppo di poliziotti antisommossa accusati di omicidio colposo, e Apagón (2022), a tema fantascientifico-apocalittico. L’opera verrà rilasciata sulla piattaforma spagnola Movistar Plus+, ma si spera che avrà anche una distribuzione italiana.
Ultima ma non ultima, Familier som vores (Families like Ours) è un caso peculiare, perché prodotta da una televisione pubblica, la danese TV 2 Denmark, dove verrà messa in onda con i suoi sette episodi a partire dal 20 ottobre 2024. La distribuzione internazionale sarà invece affidata alla francese StudioCanal, e dunque potrebbe avere anche una diffusione in Italia. A firmarne la regia è Thomas Vinterberg, primo autore danese ad essere candidato come miglior regista al Premio Oscar per il film Un altro giro (2020). In particolare la serie è ambientata in un futuro (ma che sa già di presente) distopico in cui le persone sono costrette a scelte estreme, tra cui anche abbandonare i propri cari, a causa dei cambiamenti climatici che imperversano anche nei paesi più ricchi e “sviluppati”.
I Wonder Pictures e MYmovies.it
Da tenere d’occhio nell’ambiente dei festival, è poi la casa di distribuzione I Wonder Pictures (d’ora in avanti IWP) che, nata dall’esperienza di Biografilm Festival per distribuire essenzialmente il cinema documentario in sala, ha allargato il proprio raggio d’azione alla fiction e allo streaming.
Dopo otto anni nella distribuzione “classica”, infatti, nel 2021 IWP ha aperto la propria piattaforma streaming IWONDERFULL (accessibile dal sito di MYmovies e facente parte anche dei Prime Video Channels), che dà la possibilità di acquistare la visione di un singolo film oppure un abbonamento all’intera offerta.
In linea generale, dopo la distribuzione in sala - che è uno dei punti forti nonché la visione di base dell’azienda - i film acquisiti da IWP vanno ad aggiungersi al catalogo di IWONDERFULL, diventando pienamente accessibili ad un pubblico più vasto. Dunque è molto probabile che prossimamente potremo vedere sulla piattaforma i sette titoli IWP presentati alla Mostra del Cinema di Venezia di quest’anno: Harvest di Athina Rachel Tsangari e The Quiet Son, entrambi in Concorso; Mon inséparable di Anne-Sophie Bailly e Aïcha di Mehdi M. Barsaoui, della sezione Orizzonti; Peacock di Bernhard Wenger, della Settimana Internazionale della Critica (SIC), sezione del Festival di cui IWP è anche tra i principali partner; Coppia aperta quasi spalancata di Federica Di Giacomo, opera d’apertura delle Giornate degli Autori; e infine La scommessa - Una notte in corsia di Giovanni Dota, della rassegna Notti Veneziane.
Infine, non è possibile non citare MYmovies.it, sito fondato a Firenze nel lontano 2000 da Luciano Belli, Gianluca Guzzo e Mario Mancini con l’obiettivo di costruire una biblioteca del cinema su Internet. In ventiquattro anni di storia, è poi diventato il primo punto di riferimento italiano online per le informazioni sul cinema, con recensioni di critici esperti oltre che degli stessi utenti, con gli orari aggiornati di tutte le sale nazionali e con un servizio di streaming dedicato. Servizio quest’ultimo, di cui usufruiscono tutti i più grandi festival nostrani per poter proporre visioni in contemporanea con le date della propria manifestazione: in questo modo anche i cinefili che non possono recarsi di persona alla kermesse, possono in qualche modo parteciparvi. E, naturalmente, anche la Mostra del Cinema ha deciso di riproporre questa offerta per la sua 81^ edizione.
In ogni caso, dati i continui mutamenti del mondo cinematografico, non si può sapere con certezza come si evolverà la tendenza di includere al Festival di Venezia - e in altre kermesse - prodotti seriali e per lo streaming. Non ci resta che aspettare la prossima “puntata”, dal 27 agosto al 6 settembre 2025…