Bodkin: in nomen omen
Bodkin è il titolo del momento. L’ avvincente serie crime supera le aspettative del pubblico facendo breccia negli appassionati del thriller e facendo appassionare i novelli al genere. Fra colpi di scena, paesaggi folkloristici e un’atmosfera dark, veniamo trasportati in Irlanda. accompagnati da un torbido mistero.
Enzo Jannacci: l’avvenire è un buco nero in fondo al tram
Presentato fuori concorso a Venezia nel 2023 e poi reso disponibile su Netflix, Enzo Jannacci-vengo anch’io, scritto e diretto da Giorgio Verdelli, unisce un sapiente uso del montaggio a numerose testimonianze per tratteggiare un ritratto complesso e poliforme del cantautore milanese.
Eric: perdersi a New York negli anni ‘80
Ambientata nella turbolenta New York degli anni '80, la miniserie "Eric" racconta struggente storia di un padre, interpretato magistralmente da Benedict Cumberbatch, alla disperata ricerca del figlio scomparso. Nonostante la sua eccezionale ambientazione e le eccellenti interpretazioni, la serie si perde tra le numerose sottotrame, rischiando di disorientare lo spettatore. La produzione inglese, pur con alcuni difetti narrativi, offre una visione affascinante e immersiva della città che non dorme mai, riflettendo sulle complessità personali e sociali dei suoi abitanti.
Un uomo vero: l’adattamento di Wolfe tra luci e ombre
Tratto dal romanzo A Man in full di Tom Wolfe, è disponibile su Netflix la miniserie Un uomo vero, adattata per per lo schermo da David E. Kelly, recentemente creatore di un’altra miniserie tratta da un romanzo, Anatomia di uno scandalo. Nei panni del protagonista troviamo un magistrale Jeff Daniels.
Il fabbricante di lacrime: una nuova vetta del trash?
Il fabbricante di lacrime, tratto dall’omonimo best seller di Erin Doom, in 10 giorni si è aggiudicato il podio come film in lingua non inglese più visto di sempre su Netflix ed è diventato da subito oggetto di dibattiti, meme e critiche.
Ripley: talenti, giochi e estetica di un personaggio iconico
A quasi settant’anni dalla sua nascita (dalla penna e dalla mente di Patricia Highsmith), Tom RIpley sembra non aver perso neanche un atomo della fascinazione che esercita sull’immaginario audiovisivo. Interpretato negli anni da Alain Delon, Matt Damon e John Malkovich, oggi è Andrew Scott che ne veste i panni, nella nuova serie targata Netflix.
Baby Reindeer: confessioni di una maschera
Baby Reindeer è la miniserie-shock che ha sconvolto gli abbonati Netflix ed esaltato Stephen King. Richard Gadd, rielaborando un suo one man show, scrive e interpreta un thriller-drama che si interroga sullo smarrimento identitario e sessuale contemporaneo.
Scoop: scandalo a Buckingham Palace
Scoop è un prodotto Netflix di ordinaria amministrazione, che vorrebbe rinverdire i fasti del cinema d’inchiesta americano riportando alla ribalta l’affaire “principe Andrew vs BBC”. Ma nonostante il cast l’operazione appare piatta e illustrativa.
Il Problema dei 3 Corpi: Netflix e il nuovo millenarismo tecnocratico
Il Problema dei 3 Corpi, l’attesissimo adattamento della trilogia hard sci-fi di Liu Cixin, sbarca su Netflix. Ideata da David Benioff e D. B. Weiss (executive producer de Il trono di spade) insieme ad Alexander Woo, la serie ha il pregio di rendere la narrazione hard sci-fi accessibile a un pubblico più vasto, ma presenta anche molti punti critici.
Supersex: una questione di sguardi
Ideata da Francesca Manieri, Supersex, serie Netflix in sette episodi, ripercorre la vita e la carriera di Rocco Siffredi (interpretato da Alessandro Borghi) attraverso uno sguardo che si concentra su l'interiorità del personaggio e sull'universo (soprattutto quello femminile) che gli gravita intorno.
Spaceman: psicanalisi e filosofia tra creature aliene
Dopo essere stato presentato in anteprima alla Berlinale 2024, Spaceman di Johan Renck sbarca su Netflix. Adam Sandler, ormai votato definitivamente al dramma, veste i panni di Jakub, un astrofisico ceco, che si trova in missione spaziale e soffre terribilmente il distacco dalla moglie Lenka (Carey Mulligan). Un inaspettato aiuto gli arriverà dall’incontro una creatura aliena.
One day: la lunga Odissea del quotidiano
Da One day, il bestseller di David Nicholl, era già stato tratto nel 2011 un film con protagonisti Jim Sturgess e Anne Hathaway. L’adattamento seriale prodotto da Netflix sembrava un’operazione non priva di rischi. Tuttavia, complice la struttura episodica e il ricorso a volti poco conosciuti, il risultato oltrepassa le aspettative.
Orion e il buio: un magico equilibrio più unico che raro
Nuovo film di animazione della DreamWorks, Orion e il buio è una perfetta collaborazione tra la linea editoriale della casa di produzione e i due creativi alla base dell’opera, il regista Sean Charmatz e lo sceneggiatore Charlie Kaufman. L’occasione per certificare la forza fondante di un triangolo solido e concreto, capace di sostenere sulle proprie spalle un progetto tanto ambizioso quanto poliedrico.
SKAM Italia: storia di un fenomeno televisivo
Remake italiano dell’omonimo format norvegese, Skam Italia, proseguita ormai oltre le quattro stagioni dell’originale, ha raccolto il plauso della critica e il riconoscimento del pubblico per la sua capacità di raccontare con naturalezza e verosimiglianza l’adolescenza.
The Kitchen: il ghetto movie futuristico di Daniel Kaluuya
Daniel Kaluuya, attore londinese protagonista di Get Out e Judas and the Black Messiah debutta alla regia e alla sceneggiatura con The Kitchen. Un’opera prima distopica influenzata dalle tendenze del black cinema statunitense di cui Kaluuya è oggi uno dei principali interpreti.
Unica: Ilary Blasi tra true crime e revenge movie
Ilary Blasi racconta la sua verità sul divorzio con Francesco Totti nel docufilm targato Netflix. Il prodotto della piattaforma non è che la punta dell’iceberg di un fenomeno mediatico accuratamente costruito dalla Blasi.
Galline in fuga 2: tra frecciatine e passi falsi
Dopo ventitré anni dal capolavoro Galline in fuga, la Aardman Animation collabora con Netflix per un sequel che sfrutta l’elemento nostalgia e gli indimenticabili personaggi del primo film, per un prodotto che tuttavia non convince del tutto.
Maestro: l’ambizioso fallimento di Bradley Cooper
Secondo lungometraggio da regista di Bradley Cooper, dopo il celebratissimo A star is born del 2018, Maestro vede l’attore vestire i panni del leggendario compositore Leonard Bernstein. Accanto a Cooper spicca la magistrale prova attoriale di Carey Mulligan, che interpreta Felicia Montealegre, moglie dell’artista.
The Crown: la fine di un’era
Il 2023 ha visto la conclusione di una delle serie più seguite di sempre, The Crown, che dal 2016 ha permesso al pubblico mondiale di “sbirciare dal buco della serratura” la vita privata dei membri della famiglia reale britannica. Con prove attoriali sempre notevoli e una produzione di altissimo livello, la serie creata da Peter Morgan ha guadagnato un posto nell’albo della serialità televisiva.
Sly: Netflix punta il riflettore sull’icona Stallone
Da anni ormai Netflix sembra essere interessata a lavorare sul divismo, sulla popolarità delle leggende che hanno scolpito l’immaginario, e insieme al regista Thom Zimny hanno rivolto la loro riflessione sull’icona di Sylvester Stallone, con Sly, documentario scelto per chiudere l’edizione 2023 del Festival di Toronto.