You People - Risate e cliché

 

You People (su Netflix) ha come protagonista Jonah Hill nei panni di Ezra, un uomo bianco di origine ebraica e che, al contrario della sua famiglia, non è troppo attento né alle sue radici né alle tradizioni. Ezra ha un lavoro che non lo soddisfa e la sua vita ruota attorno al podcast che ha ideato e dirige insieme ad un’amica. Un giorno Ezra sale sull’auto di Amira pensando che lei sia il suo Uber e da questo errore inizia la storia d’amore. Infatti grazie a questo incontro-scontro, più contemporaneo, la storia romantica della commedia prende il via, ma certamente con meno appeal di quello tra Jude Law e Cameron Diaz in L’amore non va in vacanza (Netflix), o di quello tra Harry e Sally in Harry ti presento Sally (Tim Vision).

Quella tra Ezra e Amira potrebbe essere una bella storia d’amore, ma purtroppo vengono coinvolte le famiglie dei due protagonisti, con le rispettive tradizioni religiose, ideologie differenti e diverse forme di razzismo. Entrano così in scena i veri protagonisti del film, in primis l’attrice Julia Louis-Dreyfus, qui madre di Ezra e fortemente osservatrice della tradizione ebraica americana. Shelley presa da un’eccessiva smania di conoscere la cultura della fidanzata del figlio finisce per inciampare più volte in gaffe razziste e di far sentire la ragazza come un trofeo da esibire con le amiche all’ora del caffè. Il vero re del film è però Akbar, il padre di Amira, interpretato da Eddie Murphy, un afroamericano con un profondo odio verso la popolazione bianca, di religione islamica ed estremamente bigotto. Akbar, e qui risiede la chiave del film, vede in Ezra l’impossibilità di rispecchiarsi per le differenze culturali e quindi lo crede indegno di frequentare Amira, perciò tenta in ogni modo di dividere i due fidanzati. La pressione per l’imminente matrimonio e delle famiglie - con momenti estremamente comici, ma raccapriccianti tipo la cena in cui le due famiglie si ritrovano e durante la conversazione iniziano a discutere su cosa sia peggio tra l’olocausto e le generazioni di schiavitù - mettono a dura prova l’amore, il rispetto e la relazione fra Ezra e Amira.

You People tratta, come altri lungometraggi e serie scritti da Kenya Barris, ad esempio Un'altra scatenata dozzina (Disney+) e Il principe cerca figlio (Prime video), dell’isolamento tra gruppi sociali e culturali nella Los Angeles dei millennials e di forme di razzismo solitamente non trattate. You People però ha il difetto di riferirsi ad un pubblico sostanzialmente americano e, più precisamente, ad un pubblico americano di sinistra, possibilmente autoironico. Infatti i riferimenti interni al testo non sono immediatamente comprensibili ad un pubblico straniero che può faticare nella lettura di certi dettagli e terminologie, ma che finirà inevitabilmente per ritrovare all’interno del catalogo Netflix.

Barris per il suo debutto alla regia cinematografica ripropone personaggi, fondati su stereotipi, già diretti nella sua più nota sit-com Black-ish (Disney+) e incontrati in altre sue sceneggiature. In You People ci sono soprattutto uomini arrabbiati che tendono ad eccessi clamorosi pur di mettersi in mostra e imporre la loro visione sugli altri e donne competitive ed estremamente carismatiche, ma lo stile di regia e di sceneggiatura subisce un po’ troppo l’inesperienza e soprattutto la formazione televisiva da sit-com rendendo il film piatto, a partire dalla seconda metà fino ad arrivare ad un finale stucchevole e fin troppo banale, e sprecando così il potenziale comico e la forza tematica. You People difatti è una commedia romantica simpatica e piacevole, alla Non sposate le mie figlie (Philippe de Chauveron, 2014), che punta su una comicità intellettiva e ad un umorismo che attingendo dagli imbarazzi sociali, li ribalta in maniera sovversiva anche se non riesce a tenere lo stesso registro stuzzicante per tutto il film, finendo per perdersi in scempiaggini sentimentali. Invero si passa dal rabbino molestatore a una conciliazione bonaria e priva di spirito che standardizza la carica esplosiva e il potenziale del film.

Inoltre la recitazione di Jonah Hill non è eccezionale ed in effetti questo personaggio non sembra essergli ben cucito addosso facendolo apparire quasi come una caricatura di sé stesso. Al contrario invece di Eddie Murphy, che nel ruolo di Akbar è assolutamente perfetto - anche se purtroppo non tutti lo vedranno tornare in scena in un ruolo in cui è al massimo - e di Julia Louis-Dreyfus, senza i quali You People non potrebbe funzionare e, in alcuni momenti, non riuscirebbe a farci ridere così tanto.

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